Sconfitta meritata e delusione: lo scontro diretto con la Pro Palazzolo finisce 0-3, ma non è finita, ed è giusto sottolineare che va portato rispetto per la stagione di questa società e questi ragazzi.
La partita
Il titolo di questo paragrafo, tecnicamente, sarebbe inesatto perché la partita, di fatto, non c’è stata. I nostri avversari, da onorare per grinta, qualità e forza, hanno indirizzato fin da subito la contesa e, anche agevolati da un primo tempo davvero irriconoscibile da parte nostra, hanno meritato di chiuderla presto. Travolti come dal destro di un pugile in pieno viso, il secondo tempo, nonostante la superiorità numerica, è apparso quello di qualcuno che prova a rialzarsi con tutte le sue forze, e un po’ barcollante ci prova, ma non riesce poi a combinare un granché.
Il momento
Ecco, qui, però, occorre rimettere un po’ di ordine. É evidente e chiara la delusione, che si respira dopo le ultime sconfitte, densa e poco piacevole nell’aria intorno allo Stadium. Ed è la delusione consapevole interna di chi sa che si poteva e doveva fare meglio in queste ultime due uscite. Ed è la delusione consapevole di chi ci ha seguito per tutta la stagione con ammirazione e affetto. Ma non si deve e non si può mentire, l’analisi delle cose non può essere superficiale e solo riflessa su due gare del genere. Perché è il percorso nel suo complesso che va valutato. E se è vero che nel momento più caldo della stagione è arrivata una flessione, è altrettanto vero, che a 5 giornate dalla fine, comunque, non è finita. E nessuno, neanche nelle più rosee aspettative, al di fuori della società, poteva a Settembre pensare a una stagione di tale livello. Frutto del lavoro, costante, ossessivo e giornaliero di tutti. Dal presidente al magazziniere. Ogni giorno, con passione, dedizione e amore per questo sport e questi colori. E quindi nessuno, in nessun caso, può permettersi di far partire illazioni, può permettersi di dubitare del valore di una squadra che ad oggi è ancora il MIGLIORE attacco, che è a 3 punti dalla vetta, che è arrivata in semifinale di Coppa, uscita solo per un episodio. E allora calma. I conti si fanno alla fine. Serve compattarsi, ancora di più. Lo staff lavora giorno e notte per capire e trovare contromisure, i ragazzi sanno che la strada è solo quella del lavoro. Però per uscirne, abbiamo bisogno di tutti, ovviamente di chi supporta questi colori. Degli altri, ci interessa poco. Ma facciamo gruppo, facciamo squadra, tutti insieme. C’è ancora tempo per provarci e comunque per portare a termine a testa altissima, una stagione che, vogliate o no, resterà nella nostra storia.
