Nella sfida con il Club Milano pochi sceneggiatori avrebbero potuto scrivere una trama più emozionante di questa, un thriller per cuori forti.
Avvio con un pò di spavento, con un palo che ci fa un pò tremare. Poi però il capitano recupera un pallone e passa lo spavento. Come? Semplice, con un tiro dai 25 metri sotto l’incrocio. Facile no? Che spettacolo!
Il primo tempo va via liscio, con predominio, con qualità, con tranquillità, con voglia. Il palo interno di Manicone e il sinistro di Orellana ci strozzano l’urlo in gola e con serenità andiamo al riposo in vantaggio.
La trama, ora prende una brutta piega, come in tanti film dell’orrore, così all’improvviso il cattivo (amici del Club Milano è solo una metafora) colpisce. 10 minuti di buio totale dove Fall e Rankovic ci fanno male. Due gol frutto di un atteggiamento sbagliato, di un rientro pigro dagli spogliatoi. Siamo sotto, in un battito di ciglia. E non ne veniamo a capo. Salvati dal tracollo da una clamorosa traversa.
Poi all’improvviso, con la testa ancora fuori dall’acqua, troviamo un appiglio per riemergere. Orellana salta tutti e serve Gasparri e la sfera va sull’esterno della rete. Tanto basta per rianimare una squadra che sembrava aver perso energie.
Al minuto 77′ entra l’eroe di giornata. Matteo Oboe ci mette 30 secondi per rubare un pallone e dire “Tranquilli ci sono io, ora la vinciamo”. 2-2, e la carica dell’ambiente cambia totalmente.
Si spinge forte, non ci viene dato un rigore talmente grande che quasi non ci si crede. Ma quest’anno vogliamo essere più forti di tutto e di tutti e il gol arriva al 92′. Guidetti pennella, Oboe colpisce, ancora. É delirio. Tutti in campo, tutti in festa. Abbiamo vinto.