Una partita di fine stagione, che per noi, a livello di campo era utile solo per provare a onorare l’impegno, a chiudere bene una stagione che ha avuto un epilogo un pò sottotono rispetto a quanto eravamo stati in grado di costruire fino a un mese fa.
Chiudiamo comunque a metà classifica, con una salvezza tranquilla, primo vero obiettivo dichiarato a inizio stagione, con la consapevolezza di avere ben figurato nel nostro ritorno in Serie D.
Ma la partita di ieri verrà ricordata per due momenti su tutti. No, non è l’1-0 con cui a Real Calepina riesce a salvarsi, onore a loro.
Quella di ieri è stata l’ultima partita del nostro super portierone Vito Spadavecchia, 40 anni compiuti lo scorso Novembre e una carriera di livello altissimo. Uomo prima che calciatore, leader prima che portiere. Una persona dal carisma devastante, una di quelle persone che quando c’è si sente, eccome se si sente. Uomo dai valori forti, rispetto, disciplina e cultura del lavoro. Sempre il primo ad arrivare al campo, e si sente, col suo fischio inconfondibile, con le sue canzoni canticchiate, con le sue battute ripetute (Thomas Lucentini, ne sai qualcosa?). Un capitano, un condottiero, uno di quelli che con una parata era capace di trasmettere forza alla squadra, uno che in 25 anni di carriera di lanci con i piedi ne ha sbagliati proprio pochi. Ci sarà modo di celebrarti degnamente, caro Vito, per ora prenditi questo enorme GRAZIE.
Ieri è successo anche che al 20′ del secondo tempo ha esordito in serie D il nostro Matteo Buzzetti, classe 2007. Un messaggio a tutto il nostro settore giovanile. Non è mai troppo presto e non è mai troppo tardi.
Grazie Varesina, per questa stagione speciale. Non vediamo l’ora inizi il prossimo anno.