Un buon pari con la Clivense, un pò amaro

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Finisce con un pareggio 2-2 la prima di campionato dei nostri ragazzi contro la Clivense. Un punto importante contro una squadra forte, ma per come è andata la partita, un pò di amaro resta.

Avvio infuocato

La prima mezz’ora del campionato di Serie D dei nostri ragazzi è magica. Voliamo in campo, con qualità e trame che fanno venire il mal di testa alla Clivense. Dopo 5 minuti è già gol, col diagonale di Guidetti, che apre il conto personale e quello di squadra. Chi meglio di lui. Poi predominio, pressione, una fase difensiva quasi perfetta e tanta gamba. Manicone si inventa un assist al bacio per mandare in porta Gasparri, portiere saltato, il capitano viene steso, rigore. Manicone dal dischetto ci fa esultare ed è 2-0. No, non ci fermiamo, due ripartenze con protagonista Sali non vengono però concretizzate e la zuccata di Robbiati termina alta di pochissimo.

Loro sono forti

Nel nostro momento migliore escono i veneti. Pennellata e gol di testa di Bragagnolo che riapre il match e improvvisamente riaccende i ragazzi del patron Sergio Pellissier, presente in tribuna allo Stadium (che onore). I gialloblu fanno capire perchè sono considerati come una delle squadre favorite e ci vuole una prestazione mostruosa dei nostri centrali Cosentino e Robbiati per evitare di subire troppo le iniziative ospiti.

L’episodio

Minuto 61, la Clivense è sbilanciata e vuole il pari, ripartiamo, Orellana contro Peres. Un lungo duello in corsa di oltre 60 metri. Dentro l’area il contatto è talmente evidente che tutti aspettano solo una cosa: il fischio del calcio di rigore. Dopo un attimo di attesa, è evidente che l’arbitro non fischierà. Sulla ripartenza rischiamo di prendere il 2-2 e ci vuole il miglior Basti per una grande parata. Si rischia di perdere la testa, l’episodio è grave.

Gol preso e finale all’arrembaggio

Minuto 79′, stiamo reggendo, le scorie del non-rigore ci sono, ma i ragazzi sono bravi a metterle da parte. Corner, gol di Tobanelli e 2-2. Dannate palle inattive. Loro non esultano nemmeno troppo, prendono la palla e vogliono vincere. Ma è qui che esce il nostro spirito, quello vero della Varesina. Nei minuti finali se c’è che una squadra che merita di vincere, quella è la nostra. La doppia occasione per Oboe ci lascia un urlo strozzato in gola, la traversa al 94′ fa male, ma noi ci siamo, eccome se ci siamo e vogliamo essere protagonisti, domenica dopo domenica.

FORZA VARESINA