Una partita incredibile, piena di colpi di scena, di emozioni, di incubi difensivi e di una doppia rimonta, che solo chi è veramente forte può riuscire a portare a buon fine. A Ponte San Pietro termina 5-4 per noi.
L’avvio da incubo
Ventiduesimo del primo tempo, il Ponte San Pietro ha appena trovato il 2-0. In tribuna le facce sono attonite, si sta materializzando una giornata da incubo. Eppure in fondo in fondo, non c’è rassegnazione, perché l’impressione, dal momento del via al match è che il nostro attacco possa girarla quando vuole, e così, accade.
La prima rimonta
Minuto 32 e minuto 36, il risveglio. Prima Manicone conquista una palla vagante e imbuca per Vitale che trafigge col destro il portiere di casa, poi lo stesso numero 9 raccoglie un cross di Orellana Cruz e da dentro l’area piccola gira il 2-2. Ok, siamo tornati. Ora possiamo andare a vincerla. Diverse occasioni per il terzo gol, poi arriva il minuto 45.
L’inconveniente
É il nostro momento migliore, il vento della partita è cambiato e non ci spaventa Vitali che punta la nostra linea difensiva. Il 10 dei padroni di casa in area sposta la palla e cade. Rigore. Gningue fa 3-2, il Ponte è in vantaggio e il primo tempo si chiude così. E tutte le certezze sembrano cadere.
L’avvio di ripresa
Sembrano, perché in realtà per come entriamo nel secondo tempo, le certezze sono ben altre e cioè che la ribalteremo quanto prima. Orellana sfrutta il tocco geniale di Gasparri per trafiggere il portiere al 5′ e un quarto d’ora più tardi arma il suo mancino con la sua azione più classica. “Va che rientra sul mancino”. Niente da fare, non lo prendono mai. Gol, 4-3.
Il sigillo di Polengol e il brivido finale
Abbiamo il vento in poppa, bisogna chiuderla. No problem. L’asse Manicone-Oboe crea e Polenghi chiude in rete col sinistro. 5-3 e serenità. Beh, non troppa perché qualche rischio di troppo nel finale e qualche ripartenza non concretizzata ci fa tremare più del dovuto anche se la punizione del 5-4 di Mozzanica arriva troppo tardi. 41 gol, miglior attacco di tutta la categoria, non del girone, della categoria. Insieme al Siracusa. Beh, i dati della difesa per ora non li diciamo, facciamo così, siccome al mister non piacciono, prima glieli facciamo sistemare, poi elogeremo anche quelli.
FORZA VARESINA!
Gli highlights a cura di PaoloZerbi.com
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